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SanitàLa Regione Marche ferma le ambulanze della associazioni di volontariato

La Regione Marche ferma le ambulanze della associazioni di volontariato

Le 48 associazioni ANPAS delle Marche sono da anni, come è ormai ben noto, alla ricerca della possibilità di veder garantito il loro futuro. Le giuste aspirazioni delle migliaia di soci delle nostre Pubbliche Assistenze vengono da troppo tempo vanificate da politiche regionali incapaci di fornire concrete risposte e da un immobilismo amministrativo che scandalosamente omette di applicare norme di legge e delibere già vigenti.

A seguito della mancata applicazione da parte della Regione Marche di quanto stabilito dalla L.R. 6/2011 e dalla DGR 292/2012, nonché dal mancato rispetto degli impegni formalmente assunti e sottoscritti il 29 giugno dello scorso anno e di quelli verbalmente assunti il 30 marzo di quest’anno, i Presidenti delle Pubbliche Assistenze marchigiane, considerata anche l’ennesima assenza di qualsiasi cenno di riscontro da parte della Regione Marche in ordine alla convocazione urgente di un tavolo tecnico richiesta addirittura lo scorso luglio, hanno confermato lo scorso 3 agosto a Chiaravalle di procedere alla sospensione dei servizi e delle loro attività a decorrere dal 1 ottobre 2012.

Scendendo nel concreto delle più recenti vicende, pur potendole considerare solo come l’epilogo di un tragico percorso che dura da oltre undici anni, si elencano gli elementi da dirimere per un processo di definitiva soluzione, soprattutto a beneficio dei cittadini marchigiani:

A. la L.R. 6/2011 non ha trovato allo stato la completa applicazione, essendo stati emanati solo parzialmente i relativi regolamenti attuativi: non sono stati definiti, ad esempio, quali servizi di trasporto sanitario debbano essere affidati in convenzione alle AdV e quali tramite gara d’appalto, continuando a generare una comprensibile incertezza sul reale futuro delle Associazioni di Volontariato;
B. non sono stati rimborsati alle AdV i costi effettivamente sostenuti dal 1° gennaio 2010, secondo quanto previsto dalla L.R. 13/2008, dalla successiva DGRM 1004/2009, ed ancora dalla L.R. 6/2011, ed infine dalla DGRM 292/2012: le associazioni pertanto continuano ancora oggi a percepire acconti sui rimborsi parametrizzati ai costi presunti del servizio riferiti ad una D.G.R. del 2002 (quindi 10 anni fa!) che, ovviamente, non risultano sufficienti neppure a sostenere le spese vive quotidiane (carburante, manutenzioni ordinarie e straordinarie) necessarie a garantire il servizio;

C. i rapporti convenzionali (già prorogati con DGRM 965/2011) sono inderogabilmente scaduti lo scorso mese di marzo: quindi attualmente le associazioni stanno responsabilmente continuando a garantire i servizi di trasporto sanitario d’emergenza e programmato pur essendo prive di qualsiasi incarico formale da parte del Servizio Sanitario Regionale. In dipendenza di ciò gli organi amministrativi delle Aree Vaste (AA.VV.) hanno già ventilato l’impossibilità di erogare a favore delle associazioni alcun rimborso (e neppure gli acconti di cui sopra), in quanto privi della necessaria “copertura” amministrativa;

D. non sono stati mantenuti gli impegni assunti dai referenti politici e tecnici della Regione Marche formalmente (lo scorso anno) ed informalmente (lo scorso marzo);

E. si è dovuto continuare a prendere atto della scarsa considerazione da parte delle istituzioni del movimento ANPAS quale fondamentale interlocutore, in quanto rappresentante di 48 associazioni della regione Marche, 7.000 volontari e 30.000 soci, che svolge insieme alla Croce Rossa Italiana ed alle Confraternite della Misericordia bel l’85% dei servizi d’emergenza e programmati nella nostra regione.
In considerazione di tutto quanto sopra indicato le 48 associazioni riunitesi a Chiaravalle chiedono entro il 30 settembre 2012 atti amministrativi formali definitivi per:

1. definire completamente i regolamenti attuativi previsti dalla L.R. 6/2011, completando definitivamente una coraggiosa politica regionale in materia di trasporto sanitario atta a garantire un servizio essenziale alla cittadinanza, nonché la dignità ed il futuro delle associazioni di volontariato;

2. rimborsare i costi effettivamente sostenuti dalle associazioni, secondo quanto previsto dal quadro normativo vigente, a decorrere dall’esercizio 2010;

3. definire nel dettaglio i rapporti convenzionali, sia retroattivamente che per il futuro;

4. riconoscere ad ANPAS Marche, come rappresentante di 48 associazioni, di 7.000 volontari e 30.000 soci attivi nella regione Marche, la giusta dignità di interlocutore attivo ed attento ai bisogni reali del territorio.

In mancanza di risposte concrete a quanto sopra si preannuncia fin d’ora che a partire da lunedì 1 ottobre 2012 le asssociazioni ANPAS non effettueranno più alcun servizio di trasporto sanitario d’emergenza e programmato su tutto il territorio regionale.

L’ANPAS è un’organizzazione di volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio italiano. Attualmente, ad essa aderiscono 880 pubbliche assistenze e 282 sezioni. A livello europeo Anpas fa parte della rete SAMI – Samaritan International.

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