Anpas Sicilia

Protezione CivileMaltempo in Sicilia, l’attività dei volontari Anpas (in aggiornamento)

Maltempo in Sicilia, l’attività dei volontari Anpas (in aggiornamento)

2 novrembre 2018 – È stata attivata in queste ore, per la ricognizione di uomini e mezzi, la sala operativa regionale di Anpas Sicilia.
I volontari delle pubbliche assistenze sono già stati impegnati per il maltempo delle ultime settimane ma, visto il bollettino diramato dal dipartimento di protezione civile regione siciliana, che indica in codice rosso (allarme) le zone C, D ed E e in codice arancione (preallarme) le zone A, B, F, G, H e I sia per il rischio idraulico che per il rischio idrogeologico, si è resa necessaria l’attivazione della sala operativa regionale.
Nella giornata di oggi l’assistenza dei volontari a Prizzi (PA), Paternò (CT), Enna, Leonforte (EN) e Barcellona Pozzo di Gotto (ME) per il monitoraggio delle zone colpite dalla pioggia.

«Voglio ringraziare i volontari ormai impegnati da giorni nelle attività di protezione civile e chiedere ancora una volta di dare la propria disponibilità per le prossime ore. Le pubbliche assistenze che operano nel settore della protrezione civile non faranno mancare il loro supporto ai territori colpiti da queste incessanti piogge. – ha dichiarato Marco Anastasi, responsabile operativo di protezione civile Anpas Sicilia – Allo stesso modo chiediamo ai cittadini di fare attenzione, di non soffermarsi vicino ai corsi d’acqua e di seguire le norme di comportamento della campagna nazionale io non rischio.»

6 novembre – Continua l’impegno dei volontari Anpas dopo questi giorni di maltempo in Sicilia.
A Prizzi, sei volontari per turno dal 4 novembre, stanno assistendo i residenti della borgata Filaga e liberando dal fango strade, cantine e case.
Due squadre di volontari dell’Ente corpo volontari protezione civile Enna stanno operando, da ieri pomeriggio, con delle pompe idrovore sulla strada statale 192 dove si è creato un allagamento.
La pubblica assistenza LeAli di Palermo, invece, è impegnata su due fronti: da due giorni nella ricerca del medico disperso nel corleonese e da oggi, con una squadra, per liberare dal fango la villetta di Casteldaccia dove hanno perso la vita 9 persone.

4 novembre – 
Questa notte sei volontari della pubblica assistenza AVISP Prizzi hanno portato assistenza ai cittadini della borgata Filaga colpiti particolarmente dall’alluvione. A Enna, invece, diversi interventi, come da richiesta del Centro Operativo Comunale (COC), per piccoli cedimenti nelle strade più periferiche.
Nel pomeriggio di oggi la pubblica assistenza LeAli di Palermo è stata attivata dal dipartimento regionale di protezione civile per le ricerche del dottore disperso nel corleonese. I volontari della pubblica assistenza palermitano hanno messo a disposizione un camper e un mezzo di protezione civile 4×4.

Prima dell’alluvione
* In questa fase, quando viene diramata un’allerta, è possibile compiere alcune azioni preventive per ridurre il rischio.
* Tieniti informato sulle situazioni di pericolo previste sul territorio e sulle misure adottate dal tuo Comune.
* Non dormire nei piani seminterrati ed evita di soggiornarvi.
* Proteggi i locali che si trovano al piano strada e chiudi le porte di cantine, seminterrati o garage solo se non ti esponi a pericoli.
* Se ti devi spostare, valuta prima il percorso ed evita le zone allagabili.
* Valuta bene se mettere al sicuro l’automobile o altri beni: può essere pericoloso.
* Condividi quello che sai sull’allerta e sui comportamenti corretti.
* Verifica che la scuola di tuo figlio sia informata dell’allerta in corso e sia pronta ad attivare il proprio piano di emergenza.

Durante l’alluvione
Se sei in un luogo chiuso
* Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.
* Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
* Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori.
* Evita l’ascensore: si può bloccare.
* Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
* Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico.
* Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati.
* Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata.
* Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi. Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.
Se sei all’aperto
* Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
* Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata, o sali ai piani superiori di un edificio, evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
* Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
* Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
* Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
* Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
* Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.

L’ANPAS è un’organizzazione di volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio italiano. Attualmente, ad essa aderiscono 880 pubbliche assistenze e 282 sezioni. A livello europeo Anpas fa parte della rete SAMI – Samaritan International.

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