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Protezione CivileI GAS dei volontari Anpas per l’Emilia Romagna. Firmata l’ordinanza per la ripresa delle attività

I GAS dei volontari Anpas per l’Emilia Romagna. Firmata l’ordinanza per la ripresa delle attività

 Sono oltre 50 le forme di parmigiano che i volontari del campo Anpas di Mirandola (piazzale Costa) hanno acquistato presso il caseificio La Cappelletta, un’importante azienda casearia gravemente colpita dai terremoti dei giorni scorsi. L’etica del volontariato guarda anche al sistema produttivo della zona gravemente colpita dai terremoti dei giorni scorsi: oltre ad aver montato i campi, aver fatto assistenza alla popolazione, i volontari dell’Anpas hanno costituito dei gruppi di acquisto solidali spontanei all’interno dei campi per aiutare le aziende in difficoltà e, contemporaneamente, riportare nelle varie regioni di provenienza, un prodotto tipico di una terra che fa del parmigiano, ad esempio, un simbolo di identità e di eccellenza.

TERREMOTO EMILIA: FIRMATA L’ORDINANZA DEL CAPO DIPARTIMENTO PER FAVORIRE LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE (ore 16.43) – È stata firmata il 2 giugno 2012 un’ordinanza del Capo Dipartimento che ha l’obiettivo di favorire la ripresa delle attività economiche e delle normali condizioni di vita nel rispetto della sicurezza. Il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha infatti specificato che, data l’importanza di garantire la ripresa delle attività produttive, si è scelta una strada che ne permetterà il riavvio in tempi rapidi garantendo, però, la massima sicurezza.
L’ordinanza individua i soggetti che hanno la responsabilità di ottenere l’agibilità sismica e le modalità più corrette di procedere, tenendo conto della legislazione vigente. In particolare, il provvedimento stabilisce che il titolare dell’attività produttiva, che è responsabile della sicurezza secondo il dlgs 81/2008, deve acquisire la certificazione di agibilità sismica a seguito della verifica di sicurezza prevista dalle norme sismiche vigenti, fatta da un professionista abilitato e deve depositarla nel Comune territorialmente competente. Solo a quel punto sarà possibile la riapertura delle attività.
Il provvedimento viene applicato nei comuni interessati dagli eventi sismici dal 20 maggio 2012 e che sono individuati nell’allegato 1 dell’ordinanza.
Nell’ordinanza è stata posta la massima attenzione alla definizione delle procedure per il rilascio dell’agibilità, perché l’area investita dalla crisi sismica iniziata il 20 maggio è stata classificata in zona sismica 3 solo nel 2003 e per questo molti capannoni industriali che ospitano attività produttive, progettati prima di quella data, non sono stati realizzati secondo i dettami della normativa antisismica e potrebbero essere molto vulnerabili al sisma.

PROCEDURE PIÙ RAPIDE PER VERIFICA CONDIZIONI SICUREZZA NEGLI EDIFICI CHE OSPITANO ATTIVITÀ PRODUTTIVE (ore 17.02) – Favorire la rapida ripresa delle attività produttive e delle normali situazioni di lavoro in condizioni di sicurezza adeguate nei territori colpiti dalle scosse di terremoto nello scorso mese di maggio: è con questo obbiettivo che il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, d’intesa con le Regioni Emilia Romagna, Lombardi e Veneto ha firmato un’ordinanza che semplifica l’iter per le procedure di valutazione dell’agibilità sismica negli edifici ad uso produttivo.
Grazie alla semplificazione disposta, nei comuni interessati il titolare dell’azienda, in quanto responsabile della sicurezza sul luogo di lavoro, diventa il soggetto deputato ad acquisire la certificazione di agibilità sismica rilasciata – a seguito delle verifiche di sicurezza effettuate ai sensi della normativa di settore – da un professionista abilitato. Tale certificazione dovrà essere poi depositata presso il comune, che, a sua volta, le trasmetterà periodicamente ai centri di coordinamento operativo sul territorio.
Come ambito territoriale di applicazione delle procedure snellite, l’ordinanza individua nelle sei province interessate dallo stato di emergenza (Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo) 52 comuni, assunti come aree di forte risentimento in relazione alla sequenza sismica iniziata il 20 maggio e in particolare rispetto alle scosse di magnitudo superiore a 3.5.

L’ORDINANZA IN SINTESI (ore 17.04) – L’ordinanza del Capo Dipartimento n. 2 del 2 giugno 2012 stabilisce che il titolare dell’attività produttiva, che è responsabile della sicurezza secondo il dlgs 81/2008, deve acquisire la certificazione di agibilità sismica a seguito della verifica di sicurezza prevista dalle norme sismiche vigenti, fatta da un professionista abilitato, e deve depositarla nel Comune territorialmente competente. Il provvedimento viene applicato nei comuni interessati dagli eventi sismici dal 20 maggio 2012 e che sono individuati nell’allegato 1 dell’ordinanza.
I Comuni trasmettono periodicamente alle strutture di coordinamento istituite a livello territoriale gli elenchi delle certificazioni depositate.

 

L’ANPAS è un’organizzazione di volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio italiano. Attualmente, ad essa aderiscono 880 pubbliche assistenze e 282 sezioni. A livello europeo Anpas fa parte della rete SAMI – Samaritan International.

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