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Protezione CivileSisma Emilia Romagna. Ecco il bilancio di una giornata infernale

Sisma Emilia Romagna. Ecco il bilancio di una giornata infernale

 Anpas sta allestendo un altro campo a Novi di Modena, che accoglierà come a Mirandola 250 persone, grazie a un modulo cucina di Anpas Lombardia, una tensostruttura che verrà allestita per la mensa del campo in arrivo da Anpas Basilicata e un modulo elettrico di Anpas Toscana. Fra circa un’ora la macchina operativa di Anpas incontrerà a Mirandola il capo del Dipartimento nazionale di protezione civile Franco Gabrielli per fare il punto della nuova emergenza. "Abbiamo messo in pre-allerta in codice giallo tutti i comitati regionali" ha detto il responsabile nazionale di protezione civile Anpas, Carmine Lizza.

ULTIM’ORA. SALE A 16 IL NUMERO DELLE VITTIME, C’E’ ANCORA UN DISPERSO (ore 23.56) – E’ di 16 vittime, un disperso e circa 350 feriti l’ultimo bilancio ufficiale del sisma diffuso dalla Protezione civile. Una donna INVECE è stata estratta viva dalle macerie a Cavezzo. Lo si apprende dai vigili del fuoco.

COMPLESSIVAMENTE GLI SFOLLATI SONO OLTRE 14.000 (da adnkronos.com) – Ottomila i senza tetto causati dalle scosse di oggi, che si vanno ad aggiungere ai 6.000 della precedente fase sismica. Nella triste contabilità dei crolli, alcuni "di minore entità" sono stati determinati dal terremoto anche a Rovigo e Venezia. Tra le province interessate dai danni anche quella di Reggio Emilia.

70 SCOSSE DALLA MEZZANOTTE, 800 DAL 20 MAGGIO (da ansa.it) – Sono state oltre 70 le scosse di terremoto avvenute nella zona compresa fra quella colpita il 20 maggio scorso, nel ferrarese, a quella del modenese, dove alle 9.00 di oggi è avvenuto un terremoto di magnitudo 5,8. Sono almeno 800 quelle registrate a partire dal 20 maggio. Delle 70 scosse che stanno facendo tremare l’arco settentrionale dell’Appennino, la maggior parte è avvenuta nella mattinata, ossia dopo il terremoto di magnitudo 5,8 delle 9,00, spiega il sismologo Alessandro Amato, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Se dai giorni sorsi i turni nella sala simica erano stati potenziati rispetto ai tre esperti presenti nei momenti di routine, oggi sono al lavoro senza sosta una decina fra sismologi e informatici, mentre i grandi monitor alle pareti mostrano le registrazioni delle stazioni di rilevamento installate in tutta Italia.

NAPOLITANO: "CELEBREREMO IL 2 GIUGNO IN MEMORIA DELLE VITTIME" (da tgcom.it) – "Celebreremo sobriamente il 2 giugno ma lo dedicheremo alla memoria delle vittime, al dolore delle famiglie e anche a momenti di scoramento che devono essere superati. Lo celebreremo perche’la Repubblica deve dare conferma della sua vitalità, forza democratica, serenità e fermezza con cui affronta le sfide”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

AGGIORNAMENTO DAL DIPARTIMENTO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
Dopo il nuovo evento sismico di magnitudo 5.8 che questa mattina ha interessato l’Emilia Romagna e la Lombardia, con epicentro tra Mirandola, Medolla e Cavezzo, si sono verificate diverse repliche: le più forti alle 12.55 con magnitudo 5.3 e alle 13.00 con magnitudo 5.1.
Dopo il terremoto del 20 maggio 2012, così come dopo ogni forte terremoto, era attesa un’intensa attività sismica, tuttavia la magnitudo del terremoto di oggi appare più alta rispetto al tipico decadimento che si verifica dopo violenti terremoti, al punto da considerarlo un nuovo evento, piuttosto che una scossa di assestamento.
Invece, in merito all’origine di questa scossa, ossia se sia riconducibile o meno alla stessa faglia che ha generato il sisma del 20 maggio, gli elementi di conoscenza attualmente a disposizione, anche in considerazione della complessità delle strutture sismogenetiche attivate, non consentono di formulare al momento un’ipotesi definitiva.
Al momento il bilancio delle vittime è di 13 persone. Ancora incerto il numero dei feriti; le autorità competenti stanno ancora effettuando verifiche puntuali nelle varie province.
Assistenza alla popolazione. Il Dipartimento della Protezione Civile ha potenziato il sistema di risposta già attivo dal 20 maggio e, contemporaneamente, a livello locale, sono stati rafforzati i Centri operativi per la gestione dell’emergenza, con l’attivazione di un Centro Coordinamento Socccorsi a Bologna, che si aggiunge a quelli già attivi sul territorio.
Le Organizzazioni nazionali di protezione civile e le Regioni hanno messo a disposizione ulteriori moduli assistenziali, posti letto e servizi. Oltre ad un ampliamento del 20% dell’attuale capacità ricettiva verranno aggiunti altri 1500 posti letto.
Il modulo da 250 posti messo a disposizione da Anpas- Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze della Lombardia è stato destinato a Novi, mentre quello dell’Ana – Associazione Nazionale Alpini di Treviso, sempre da 250 posti, è stato inviato a Cento. Due moduli della Croce Rossa, per 500 posti complessivi, sono stati destinati a Concordia mentre altri due, sempre da 250 posti, delle Regioni Friuli Venezia Giulia e Abruzzo andranno rispettivamente a Mirandola e a Cavezzo. Attivati anche i moduli di Umbria, Molise e Piemonte. Anche altre Regioni hanno offerto la disponibilità di nuovi moduli e sono pronte a intervenire.
Da questa sera saranno inoltre a disposizione sei carrozze di Ferrovie dello Stato e due del nucleo Genio Ferrovieri.
Grazie al potenziamento degli accordi tra Regione Emilia Romagna e Federalberghi, saranno disponibili sempre da stasera ulteriori posti letto.
Ospedali. Evacuati gli ospedali di Carpi e Crevalcore. In sostituzione dell’ospedale un Pma- Posto Medico Avanzato ha raggiunto la zona di Carpi.
Aiuti internazionali. Il Meccanismo Comunitario di Protezione Civile, tramite il MIC – Centro di Monitoraggio e Informazione e l’ UNDAC – United Nations Disaster Assessment and Coordination hanno espresso la propria disponibilità ad inviare squadre di ricerca e soccorso. Sono inoltre arrivate offerte dalla Francia, Grecia, Ungheria e Svizzera sulla base degli accordi bilaterali in atto. Al momento l’Italia non ha ancora ritenuto di formulare richieste di aiuto internazionale.
Donazioni. Su richiesta Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Emilia Romagna e grazie agli operatori di telefonia mobile e ai media, sarà attivo dalle 19.00 il numero 45500 per la raccolta di fondi attraverso l’invio di SMS del costo di 2 euro, destinati alla popolazione emiliana colpita dagli eventi sismici.
Servizi essenziali e telecomunicazioni. Sta lentamente rientrando la criticità legata alle disalimentazioni di energia elettrica. Restano disalimentate circa 1.200 utenze Enel nella provincia di Modena. Qualche problematica anche per la telefonia, dovuta al sovraccarico della rete mobile.
Contact Center. Il Contact Center del Dipartimento della Protezione Civile è attivato h24. L’estensione – prevista dalla carta dei servizi del Contact Center – potrebbe essere ulteriormente modificata in base all’evolversi della situazione. Il numero verde 800840840 fornisce agli utenti le informazioni in base agli aggiornamenti del Comitato Operativo riunito in seduta permanente nella sede del Dipartimento della Protezione Civile. Ricordiamo che il Contac Center non è un servizio di soccorso e non sostituisce i tradizionali numeri di emergenza (es.115, 118).
Attenzione: in relazione alla diffusione di notizie riguardanti la previsione di ulteriori scosse di terremoto a seguito degli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia Romagna, si ribadisce che lo stato attuale delle conoscenze non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si rammenta che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento. Nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti.

L’ANPAS è un’organizzazione di volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio italiano. Attualmente, ad essa aderiscono 880 pubbliche assistenze e 282 sezioni. A livello europeo Anpas fa parte della rete SAMI – Samaritan International.

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